giovedì 17 gennaio 2008

Ancora rifiuti....

Il.pianese

Il termoutilizzatore di Brescia, una ricchezza per la città.


Inquina meno di un'auto diesel, brucia i rifiuti, produce energia elettrica per 190mila famiglie e porta acqua calda in 50mila appartamenti. Politica giusta e responsabile della politica bresciana, ma soprattuto grande maturità della cittadinanza. Ogni giorno arrivano 150 camion, trasportano rifiuti solidi urbani e biomassa provenienti da tutta la provincia. Rifiuti che vengono bruciati e trasformati in energia elettrica e calore. Dopo una seria di controlli (peso, rilevatore di radioattività,ecc.) i camion sono pronti a scaricare in una specie di fossa che confluisce in una fascia di raccolta. (foto del termovalorizzatore) L’immondizia grazie a un sistema di aspirazione non emana alcun cattivo odore. Dopo una serie di processi si arriva alla combustione dei rifiuti, e quel calore sprigionato trasforma l’acqua del circuito della caldaia in vapore che produce energia attraverso una turbina collegata a un alternatore. Questo calore viene utilizzato per il teleriscaldamento, una rete di tubi di circa 500 chilometri. Questo comporta un notevole vantaggio ambientale perché ha gi permesso l’eliminazione di 16 mila caldaie. I filtri supersofisticati consentono una fuoriuscita minima di emissione, con valori molto inferiori a quelli tollerati dalla legge. Questo sistem di impianto è stato premiato nel 2006 presso la “Columbia University” come migliore impianto di termovalorizzazione al mondo. Il termoutilizzatore è una preziosa fonte di energia per la città di Brescia: grazie alla presenza della rete di teleriscaldamento, infatti, è possibile produrre non solo energia elettrica (come avviene normalmente in impianti analoghi) ma anche recuperare energia termica in quantità rilevanti, convogliando il calore, generato dal raffreddamento della turbina, nella rete del teleriscaldamento fino alle abitazioni dei singoli utenti. Dall’impianto, in grado di bruciare 700 mila tonnellate l’anno di rifiuti e biomasse, è possibile ricavare 400 milioni di chilowattora l'anno di elettricità e 300 milioni di chilowattora l'anno di calore, con un risparmio annuale di 150 mila tep (tonnellate equivalenti di petrolio): quantità che corrispondono a circa un terzo dell'energia immessa in rete a Brescia in un anno. Le scorie di combustione, rese inerti - che sono pari a circa il 10% in volume dei rifiuti trattati - sono trasferite in discariche autorizzate, mentre le polveri raccolte dai filtri vengono convogliate in appositi sili di stoccaggio, inertizzate, mediante un processo che ne assicuri l'innocuità ecologica e quindi avviate alla collocazione finale. Perché questo non è possibile al sud? Perché è improponibile agli amministratori e ai cittadini delle nostre comunità? Non credo che abbiamo qualcosa da invidiare a quelli del nord, credo nelle nostre capacità, anche se non mi spiego perché queste soluzioni si trovano sempre al nord!!!! Pensate che forse la gente di Brescia sia stupida? Io non credo!! A libera interpretazione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perché il presidente della Regione Lombardia si Formigoni e non Bassolindo che ci ha ripuliti e fatto lindo e pinto. Perché qui da noi bisogna pagare fino a 500 euriiii al giorno per ogni scarrabile dove stiamo depositando la monnezza e perché finchè invece di arrestarla solamente la gente come Nicola o Sandruccia, li chiudono dentro e buttano la chiave una volta e per sempre saremo sempre costretti a fare la fine degli africani. E non voglio parlare di "Alessandra" DE FRARECCHIA