domenica 21 ottobre 2007

Ma che succede a Piana? Ma i pianesi …

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Ma che succede a Piana? Ma i pianesi …

Piana, un paese che muore… E’ così ormai da tanto tempo, ma tra piccoli egoismi di tanti e tanti che, colpevolmente, non si preoccupano del loro futuro e di quello dei propri figli, quello che era “un ridente paesino con lo sguardo rivolto ad una amena e pittoresca vallata” (definizione di un pianese emigrato al nord) sta perdendo ogni vitalità, la propria identità e la propria coesione sociale ed ogni sogno per il futuro.
Di chi le responsabilità? Dei personaggi politici locali? O forse è di tutta la cittadinanza che si fa rappresentare da chi ritiene più vicino ai propri interessi ed al proprio modo di pensare?
Chi decide le sorti del nostro paese, sia in maggioranza che all’opposizione, sono sempre le stesse persone da circa trent’anni(!!!), sempre rivotate dai pianesi che evidentemente in loro hanno visto e vedono sempre il meglio della comunità. Questo è veramente incredibile.
Passi per chi vince, (d’altronde “squadra che vince non si cambia”, anche se ha fatto male) ma è possibile che anche tra chi perde da una vita sono sempre gli stessi soggetti che da trenta, venti, dieci anni continuano ad imporre la propria presenza in lista, anche a mezzo di interposta persona, sperando di gestire dall’alto una rendita di voti da poter spendere magari fuori porta e non certo nell’interesse della comunità?
Possibile che in questo piccolo paese non si conosca l’alto e coraggioso gesto del “passo indietro”, che renderebbe più degna la persona che, avute e viste bocciate le proprie occasioni, fa spazio al futuro e concorre lealmente da soldato e non da generale (a volte senza esercito o con esercito millantato)? Forse un generale ricambio avrebbe fatto molto bene al paese!
Ma anche i cittadini dovrebbero ripensare il loro modo di vedere le cose.
Nel 1995 c’è stato l’unico, vero tentativo di proporre il nuovo, tante persone, giovani e meno giovani, persone di specchiata moralità, di sicura capacità e preparazione, assolutamente in grado di gestire la cosa pubblica fondarono il Movimento “Rinnovare Insieme” guidato dal Rag. Augusto Cariello che propose una lista che è stata l’unica speranza di far rinascere il Comune già alle prese con una decadenza inarrestabile. Ebbene, nel mentre in tutta Italia ovunque si presentavano persone nuove a dare (e non a percepire) un contributo alla vita della collettività, questi vincevano, a Piana quella lista arrivò terza tra tre e con notevole distacco.
Ma, allora, perché gli attuali dirigenti sia della maggioranza che dell’opposizione dovrebbero cambiare il proprio modo di atteggiarsi se il paese vuole essere trattato così? Quindi di cosa si lamentano i pianesi che queste persone hanno votato in Consiglio Comunale?
Forse bisogna ripensare tutto dall’inizio, forse bisogna che ogni cittadino riveda il proprio approccio alla vita della comunità, forse c’è bisogno di una vera rinascita della moralità, con una guida anche morale, che unifichi la cittadinanza senza partecipare ai dibattiti che dividono, che creano veri e propri odi, prendendo le parti di qualcuno.
A Piana da sempre ogni associazione, circolo o altra aggregazione è stata oggetto di strumentalizzazione da parte della più bassa politica locale; risultato: non si fa più nulla!
Ci si è mai chiesto come mai ciclicamente si tenta di riavviare la Pro Loco e non ci si riesce? Partecipate agli incontri e vedrete che si arriva con un solo piano d’azione già predisposto, quello di accaparrarsi le cariche da parte di una fazione; difficilmente si dice, al di là delle frasi di stile, cosa si vuole dare alla comunità e perché! A quel punto scoppia la rissa tra le opposte fazioni e tutta l’operazione abortisce! C’è quasi da ridere a raccontarlo. Come credete che andrà a finire il tentativo che prenderà il via sabato 27 ottobre? Ah se tutta la cittadinanza partecipasse veramente!
(continua..)

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